Molto probabilmente lo hai visto in giro per strada, con la sua segnaletica verde ben visibile all’interno di una teca attaccata alla parete, oppure al parco, all’interno di edifici pubblici, scuole o ancora, in aereo e autobus. Sto parlando del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno). In numero sempre più crescente sul territorio, i DAE sono uno strumento salvavita fondamentale che si rivela prezioso quando una persona, adulto o bambino, è colpito da arresto cardiaco.
Il DAE infatti ha lo scopo di ripristinare il ritmo cardiaco naturale quando il cuore da degli impulsi irregolari. Per fare ciò, il dispositivo eroga scosse elettriche tramite elettrodi posizionati sul torace della persona. I DAE sono concepiti per essere utilizzati al bisogno anche da personale non medico.
Come funziona un defibrillatore?
I DAE ricordano un po’ un kit di pronto soccorso. Hanno un tasto di accensione (anche se alcuni modelli si attivano all’apertura dello stesso), uno di erogazione della scarica elettrica e uno spazio per l’inserimento del connettore. Il connettore è collegato a due cavi, in ciascuna estremità dei quali è presente un elettrodo grande all’incirca quanto il palmo di una mano.
Una volta che gli elettrodi vengono applicati sul torace nudo del paziente (uomo o donna che sia), il dispositivo erogherà piccole scosse elettriche per riportare il cuore al suo ritmo naturale.
Come usare il defibrillatore
Nonostante sia fondamentale, e in alcuni casi obbligatoria, la formazione BLSD che abilita all’uso del defibrillatore, il DAE è progettato in modo da poter essere utilizzato in modo sicuro ed efficace anche da chi non ha specifiche conoscenze mediche. Sugli elettrodi sono presenti infatti delle illustrazioni che ti mostrano esattamente come e dove devono essere applicati. Il dispositivo emette inoltre in automatico dei comandi vocali che ti aiutano passo passo su cosa fare e in che ordine procedere.
Nello specifico, per la defibrillazione si deve procedere come segue:
- Metti il paziente in posizione supina: il DAE può essere utilizzato solo sul torace nudo del paziente. Triste a dirsi alcune donne non sono state rianimate per ‘pudore‘. Certamente noi vogliamo soccorrere chiunque e nella maniera più corretta. La pelle deve essere asciutta e priva di peli. Se necessario, asciuga la pelle della parte superiore del corpo e, se il petto è molto peloso, radilo. Troverai a questo scopo all’interno del kit del defibrillatore un rasoio e un panno in microfibra.
- Applica gli elettrodi : Dopo aver acceso il defibrillatore segui le istruzioni. Applica un elettrodo – dal punto di vista del paziente – quattro dita sotto l’ascella sinistra, e l’altro elettrodo posizionalo sotto la clavicola destra stando attento a non toccare nè la clavicola nè il capezzolo . Se in questo lasso di tempo una seconda persona sta praticando la RCP, interrompila immediatamente.
- Non toccare il paziente durante l’analisi : in questa fase è FONDAMENTALE che nessuno tocchi il paziente perché in questo momento il defibrillatore sta effettuando un elettrocardiogramma del ritmo cardiaco del paziente e rileva se la persona è defibrillabile o meno (vedere sotto). Toccare il paziente durante l’analisi significherebbe un’alterazione dell’analisi e un’indebolimento dell’erogazione dello shock.
- Segui le istruzioni fornite dal dispositivo : se si tratta di un DAE semiautomatico, in caso di fibrillazione ventricolare, ti chiederà di premere il cosiddetto pulsante di scarica. Ciò provoca una scossa elettrica. È possibile riconoscere il pulsante dal simbolo del fulmine. Attenzione : nessuno deve toccare il paziente durante la scarica! Nemmeno tu.
- Continua a seguire le istruzioni del defibrillatore : ad esempio, il defibrillatore potrebbe ora chiederti di riprendere le compressioni toraciche che stavi eseguendo precedentemente. In ogni modo ricorda che le piastre, una volta posizionati, non vengono più rimosse, nemmeno se la persona dovesse riprendere conoscenza, e il defibrillatore non verrà spento.
- Dopo circa due minuti, il DAE farà nuovamente un’analisi. Anche in questo caso, segui le istruzioni del dispositivo e riprendi i passaggi 3,4,5 sopradescritti.
Per quanto riguarda la rianimazione cardiopolmonare, eseguirai la RCP fino all’arrivo dei servizi medici di urgenza che prenderanno in carico il trattamento, oppure fino a quando la vittima si sveglia e inizia a respirare normalmente. Ricordati di lasciare gli elettrodi attaccati al torace.
NOTA:
Molti DAE includono gli accessori necessari, come un rasoio, guanti monouso, forbici per medicazioni ed eventualmente una membrana di ventilazione per la rianimazione bocca a bocca, nonché salviette detergenti, un piccolo asciugamano, una salvietta o fazzoletti.
Caratteristiche del DAE quando si utilizza sui bambini
I defibrillatori non sono adatti ai bambini di età inferiore agli 8 anni o di peso inferiore ai 25 chilogrammi: la scossa elettrica sarebbe troppo forte. I modelli di defibrillatori moderni riescono a rilevare se il cuore in analisi è quello di un Bambino o di un Adulto e regola in automatico la corretta energia da scaricare. Ci sono defibrillatori con all’interno piastre per Adulti e piastre per Bambini. Se all’interno trovi le piastre per bambini prediligi quelle e pozionale, come nell’adulto, una quattro dita sotto l’ascella sinistra, e l’altra piastra sotto la clavicola destra. Se invece non sono presenti le piastre pediatriche ma soltanto quelle adulte posizionale una al centro del torace scoperto e l’altra posteriore tra le scapole.
Analisi in corso: cosa significa
Il defibrillatore analizza autonomamente se una scossa elettrica può essere erogata o meno. Esistono due tipi di ritmo cardiaco:
- Ritmo defibrillabile : in questo caso il muscolo cardiaco ha ancora una propria attività cardiaca, cioè una propria attività elettrica. Ma questo è completamente fuori sincrono. Tra queste rientrano le aritmie cardiache : fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso/pTV. Questi ritmi irregolari possono essere corretti con la defibrillazione.
- Ritmo non defibrillabile : si verifica in due casi: o l’azione elettrica (e meccanica) del cuore si è arrestata oppure c’è attività elettrica nel cuore ma è talmente debole che è come se non esistesse e quindi non viene elaborata. In questi due casi il defibrillatore non può aiutare. Durante l’analisi, il dispositivo rileverà un ritmo non defibrillabile e ti invierà un comando vocale a continuare le compressioni toraciche. Questo perché è possibile che con le tue compressioni toraciche il cuore può tornare ad avere un ritmo defibrillabile e quindi alla prossima analisi il DAE sia pronto all’erogazione della scarica.
Abbiamo visto la ‘teoria’ dell’utilizzo del defibrillatore, un’ausilio importantissimo che ha salvato e continua a salvare la vita di milioni di persone in tutto il mondo. La formazione però ‘pratica’ che si assiste durante le esercitazioni ai corsi BLSD dà però la giusta percezione di questo straordinario ausilio perchè vengono simulati scenari reali dove la componente emotiva non sempre va di pari passo con la ‘teoria’. Con noi imparerai a saper gestire anche questi aspetti così rilevanti quando si tratta di salvare una preziosa vita umana.