Il corso BLSD/PBLSD offre una formazione avanzata sulla rianimazione cardiopolmonare di un Adulto, Bambino e Neonato vittima di arresto cardiaco improvviso con l’obiettivo di prevenire lesioni cerebrali correlati all’evento.
Oltre alla rianimazione cardiopolmonare (RCP), alla gestione dello shock e al primo soccorso per l’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, questo corso addestra anche all’uso del DAE (Defibrillatore Automatico Esterno), un dispositivo essenziale per erogare uno shock elettrico in grado di riavviare il cuore in caso di tachicardia ventricolare senza polso o fibrillazione ventricolare. Il corso P-BLSD ti preparerà a rispondere correttamente in caso di emergenza e ad eseguire semplici manovre salvavita in modo sicuro mediante l’utilizzo di manichini propedeutici alla formazione.
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA UN CORSO BLSD E UN CORSO BLS?
Il corso BLSD è un livello avanzato del corso BLS (Basic Life Support). Il BLSD include l’apprendimento delle tecniche di defibrillazione mediante l’utilizzo del DAE, mentre il BLS si concentra solo sulle competenze di base quali la rianimazione cardiopolmonare e la disostruzione delle vie aeree.
CHI PUO’ PARTECIPARE A UN CORSO BLSD?
Non sono richieste conoscenze pregresse per partecipare a un corso BLSD. Tuttavia, è importante essere in buona salute fisica e avere la volontà di imparare le tecniche di soccorso. I minorenni possono partecipare a partire dai 16 anni con l’autorizzazione dei genitori o di un tutore.
CHI PUO’ INSEGNARE UN CORSO BLSD?
Un corso BLSD può essere insegnato solo da istruttori qualificati e certificati, che abbiano seguito una formazione specifica o che abbiano esperienza nel campo del soccorso e della rianimazione cardiopolmonare.
QUALI SONO GLI STANDARD INTERNAZIONALI PER I CORSI BLSD?
Le linee guida internazionali per i corsi BLSD sono stabilite dall’ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation) Questa società scientifica rivede e aggiorna ogni 5 anni le raccomandazioni per garantire l’efficacia delle tecniche di soccorso e defibrillazione.
QUANTO DURA UN CORSO BLSD?
Dura in media 5 ore, due ore circa di teoria con l’ausilio di slide a monitori e tre ore tra addestramento e pratica su manichini propedeutici.
COME VIENE VALUTATA LA MIA PERFORMANCE DURANTE UN CORSO BLSD?
La performance durante un Corso BLSD viene valutata tramite un esame pratico in cui i partecipanti devono dimostrare la loro padronanza delle tecniche di soccorso e defibrillazione su un manichino. Gli istruttori osservano e valutano le competenze acquisite, come la corretta esecuzione delle compressioni toraciche, delle ventilazioni e l’utilizzo del Defibrillatore. Al termine del Corso è previsto anche un test su un modulo per verificare la comprensione delle nozioni di base del BLSD.
QUANTO COSTA LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE AI CORSI BLSD/PBLSD?
La quota di partecipazione ai Corsi è di 80€ (incluso spese) che include il kit di partecipazione e il rilascio della Certificazione attestante l’uso del Defibrillatore.
QUANTO DURA LA CERTIFICAZIONE BLSD?
La Certificazione BLSD ha una validità di 2 anni. Dopo questo periodo, è necessario seguire un aggiornamento per mantenere la Certificazione per altri 24 mesi. Ogni 6 mesi dal rilascio della Certificazione sono previsti comunque dei retraining gratuiti al fine di tenersi sempre aggiornati nelle proprie abilità acquisiste durante il Corso.
CHI PUO’ UTILIZZARE IL DEFIBRILLATORE (DAE)?
Anche se la legge dice che, in caso di emergenza, è possibile utilizzare il DAE senza aver ricevuto una formazione specifica, solo i corsi BLSD riconosciuti conferiscono la qualifica di operatore BLSD laico e l’attestato valido in tutto il territorio nazionale. Rappresenta quindi una tutela sia per il rianimatore che utilizza il DAE che per il rianimato.
Inoltre, per i casi sottoposti a obbligo di DAE, è obbligatorio anche avere un operatore certificato BLSD. La preparazione dell’operatore è quindi molto importante, in particolare la conoscenza delle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare. È il defibrillatore stesso a comunicare all’operatore il momento in cui iniziare ad effettuare le manovre di RCP. Queste macchine di cardioprotezione sono state utilizzate già molte volte con successo da poliziotti, vigili del fuoco, assistenti di volo, addetti alla sicurezza e soccorritori laici.
COME FUNZIONA IL DAE?
La macchina dispone di un processore al suo interno che analizza il ritmo cardiaco della vittima: è il dispositivo che decide se la scarica è necessaria. I defibrillatori richiedono che sia l’operatore a premere il pulsante per erogare la scarica: lo shock viene sprigionato attraverso gli elettrodi applicati sul torace del paziente. La scarica resetta il cuore, bloccandone l’attività anormale e permettendogli di ripristinare un battito cardiaco regolare.
INTERVENENDO POSSO FARE DEL MALE ALLA VITTIMA?
No. Solo il mancato utilizzo del DAE può impedire ad una vittima di M.C.I. (morte cardiaca improvvisa) di salvarsi. Lo shock verrà comunque erogato solo in presenza di un ritmo cardiaco defibrillabile. Tuttavia bisogna prestare attenzione al corretto posizionamento degli elettrodi per non creare impedenza che potrebbe creare lesioni alla pelle (per approfondimenti vedi l’articolo ‘Come funziona il DAE‘)
POSSO FARE DEL MALE A ME STESSO O ALLE PERSONE VICINO A ME DURANTE L’UTILIZZO DEL DAE?
No, se lo usi correttamente. La scarica elettrica è programmata per andare da un elettrodo all’ altro attraverso il torace della vittima. Semplici precauzioni, come non toccare il corpo durante l’erogazione della scarica, sono sufficienti a garantire la sicurezza dei soccorritori e delle persone nelle vicinanze (per approfondimenti vedi l’articolo ‘Come mi tutela la Legge quando presto soccorso?‘)
CI SONO ASPETTI PARTICOLARI QUANDO SI POSIZIONANO GLI ELETTRODI SU UNA DONNA?
Se la vittima indossa un reggiseno, questo va tolto prima di posizionare gli elettrodi sul torace. Triste a dirsi alcuni non intervengono in modo corretto su una donna per ‘pudore’. La precedenza la diamo chiaramente al salvare la vita di chiunque, uomo o donna che sia.
DOVE PUO’ ESSERE UTILE LA PRESENZA DI UN DEFIBRILLATORE?
In primis consigliamo nei posti difficilmente raggiungibili rapidamente dai soccorsi, per questioni di distanza o semplicemente di traffico: per esempio paesini distanti dalle strutture ospedaliere.
E più in generale in tutti i luoghi di aggregazione: uffici pubblici, aeroporti, ferrovie e metropolitane, porti navali, fermate degli autobus, autogrill, impianti sportivi, farmacie, ambulatori e studi dentistici, cliniche private e centri benessere, palestre, centri commerciali, teatri, luoghi di lavoro, scuole, chiese, nelle piazze delle città, condomini etc…
L’UTILIZZO DEL DEFIBRILLATORE SOSTITUISCE LE MANOVRE DI RCP?
No. La qualità delle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare effettuate incrementa notevolmente le possibilità di salvezza delle vittime di M.C.I. (morte cardiaca improvvisa): l’importante è intervenire nel più breve tempo possibile con le manovre di rianimazione e con l’uso del Defibrillatore. Va comunque precisato che se mentre sto effettuando le compressioni toraciche di rianimazione sopraggiunge un Defibrillatore, la precedenza assoluta andrà a quest’ultimo perché le possibilità di salvarsi con il Defibrillatore aumentano del 75%
I DEFIBRILLATORI POSSONO ESSERE UTILIZZATI ANCHE SUI BAMBINI?
Sì, anche se la Fibrillazione Ventricolare è relativamente rara nei bambini: essa si verifica con una percentuale che va dal 5 al 15% dei casi di M.C.I. (morte cardiaca improvvisa). In questi casi, una rapida defibrillazione può decisamente aiutare. Nei bambini da 1 a 8 anni una scarica ad energia attenuata può essere erogata: alcuni defibrillatori DAE necessitano dell’attivazione di un apposito riduttore già presente sul dispositivo, altri invece attivano la funzione pediatrica al momento del riconoscimento dell’utilizzo delle apposite placche pediatriche.